Radiestesia

Il termine proviene dall’unione del latino radius, "raggio", con il greco áisthesis, "sensibilità", dunque significa "sensibilità ai raggi, alle radiazioni".

È una disciplina sensitiva attraverso la quale si possono porre domande sul passato e sul presente in relazione a molteplici campi: oggetti, rimedi, alimenti, situazioni, persone, ambienti. Le risposte vengono visualizzate per mezzo di un pendolino o di una bacchetta (esistono bacchette di vario tipo, tra cui il biotensor). Lo strumento radiestesico, con le sue oscillazioni, risponde alle domande del sensitivo. Analoga alla radiestesia è la rabdomanzia (dal greco rhábdos, "bacchetta"), nella quale lo strumento usato è un bastoncino di legno, o più propriamente un ramo di nocciolo o di salice a forma di "Y": in quest'ultimo caso la tecnica è conosciuta soprattutto nelle campagne per scoprire sorgenti e corsi d'acqua sotterranei.

Tramite la radiestesia si possono scoprire molte cose: testare alimenti e rimedi, analizzare ambienti, persone e situazioni, individuare energie negative (come le geopatie), cercare oggetti nascosti o smarriti e così via. Si può ad esempio indagare un appartamento, un'area urbana o un terreno alla ricerca di varie informazioni.

Un altro campo di applicazione è dato dall'analisi dei chakra, in modo da comprendere il flusso delle energie personali.

Per informazioni: 347 64 02 413 - olistik@libero.it

Sotto: esempi di pendolini e di biotensor

Sotto: un biotensor in acciaio con asta regolabile

 

Alla "Mostra Internazionale dell'Artigianato 2010", Firenze

 

Sopra: corso di radiestesia